Succede che qualche sera fa si rompa definitivamente la stampante, da sostituire ‘senza se e senza ma‘, dice il più giovane di casa. La mamma invece lo invita a riflettere un po’… e nel frattempo si chiede (la mamma, ovviamente): ma quanti elettrodomestici abbiamo in casa?
La conta non è difficile (non lo so se le lampade siano elettrodomestici, includo quindi solo quelle da terra e da tavolo):
ingresso: lampada a terra;
bagno: lavatrice (6kg, nuova, classe energetica A++), termoventilatore (lo so che consuma, ma è utile in alternativa al termosifone), asciugacapelli, piastra per capelli (che uso solo io);
cucina: frigorifero (vecchio, da sostituire appena ci decidiamo), microonde da 28 litri, forno elettrico da 28 litri (non abbiamo quello grande, mai avuto e per l’uso che ne facciamo non ci serve), tostapane, macchina da caffé americano, Vortice aspirante, macchina per il pane, robot da cucina, frullatore a immersione, sbattitore elettrico, bistecchiera/grill elettrico (che non usiamo da almeno 4 anni), piastra per waffel (regalata e mai usata), spremiagrumi (idem);
soggiorno: lampada da terra + da tavolo, pc mio + monitor;
studio: pc del coniuge con router + monitor, stampante (collassata, da portare all’ecocentro), scanner, lampada da terra + da tavolo, proiettore per dvd, lettore DVD, impianto HiFi + home theater, Vortice a parete (è un fumatore di cubani), Humidor per sigari;
camera matrimoniale: lampada da terra + 1 lampada da comodino;
camera figlio: pc + monitor, lampada da tavolo, impianto HiFi (ora staccato, usa solo pc e lettore mp3);
camera figlia: pc + monitor, lampada da tavolo;
ripostiglio: aspirapolvere + bidone aspiratutto, deumidificatore (che non usiamo da molti anni, fu acquistato appena trasferiti nella casa nuova perchè gli intonaci erano ancora ‘freschi’), vaporetto per pulizia a vapore, asciugacapelli da viaggio, macchina da cucire, ferro da stiro, apparecchio per l’aerosol;
In aggiunta: un computer portatile, 5 telefoni, 2 macchine fotografiche, che ovviamente quando serve vengono messi a caricare.
Mi pare non ci sia altro. Poi in soffitta ho i miei attrezzi da bricolage (trapano, seghetto alternativo ecc) che però non ho contato, anche perchè l’uso è quanto mai sporadico, e ovviamente la caldaia (riscaldamento e acqua calda).
E ora le riflessioni sugli elettrodomestici ‘inutili’, che sono soprattutto in cucina:se non li uso da anni o non li ho mai usati, posso tranquillamente eliminarli, giusto? Se li do a qualcuno a cui servono, io guadagno spazio, ed evitiamo che vengano acquistati nuovi. Quindi oggi pomeriggio tolgo dall’armadietto spremiagrumi, bistecchiera e piastra, li metto in uno scatolone e martedì li porto al Centro missionario, che ha un piccolo mercatino per finanziare i suoi progetti.
E, per finire, la stampante. L’abbiamo sempre usata pochissimo, vuoi perchè in generale stampiamo poco, vuoi perchè non funzionava proprio così bene. Ha senso comprarla? a 100 metri da casa c’è la possibilità di stampare quel che si vuole, alta qualità a prezzi contenutissimi, io e il coniuge abbiamo anche la stampante in ufficio (personalmente sto sempre attenta a non sprecare carta e toner, e continuerò a farlo).
Per ora abbiamo rinviato l’acquisto. Se capiremo che serve davvero, la prenderemo.
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