Autoproduzione sì, ma usando la testa! Saponi e detersivi naturali, di Liliana Paoletti

saponi e detersivi naturaliStasera tornando a casa riflettevo sulle novità dell’ultimo periodo. Intanto ho fatto più spese del previsto (in parte già documentate qui) e non sono tutte propriamente necessarie… ma ho anche aperto qualche orizzonte, il che mi fa sempre bene (ed ho già conosciuto nuove persone con cui condividere le prossime esperienze!). Ho preparato la lisciva di cenere, con cui mi trovo benissimo, ho sostituito alcune creme siliconiche viso e corpo con altre bio (questa spesa non verrà registrata negli acquisti di marzo perchè è un gradito omaggio del coniuge!) e soprattutto ho acquistato un po’ di prodotti per l’autoproduzione guidata di cosmetici. Ah, ho dovuto prendere anche un bilancino e un termometro, e infine mi sono regalata il libro di Liliana Paoletti Saponi e detersivi naturali. Parto da quest’ultima spesa, perchè di questa oggi voglio parlare. Comincio col dire che, probabilmente, avrei potuto risparmiare i soldi e usare le ricette e i consigli che si trovano nel blog e nel forum di Liliana (nota però come Veggie), ma penso sia giusto dare un riconoscimento a chi mette le sue conoscenze e la sua esperienza al servizio di tutti.

Sono contenta di averlo comprato, anche se non so quando mi sarà utile davvero. Per ora intanto lo leggo (c’è sempre una fase di assimilazione della teoria, in tutti i miei approcci all’artigianato). Leggiamo ‘saponi’ e pensiamo alle saponette, ma non è così, qui si parla solo di saponi da bucato e di detersivi.

C’è ovviamente una premessa sulle motivazioni che hanno portato Veggie a scegliere di usare soltanto detersivi autoprodotti e naturali, a cui segue un bel capitolo su ‘ordine e organizzazione’, che non potevo non apprezzare (dalla scelta dei contenitori, al modo per procurarseli, come conservarli, pulirli, etichettarli, ecc)! Ovviamente poi vengono descritti i materiali da procurarsi, gli stampi da usare e come costruirne in legno, e infine inizia la lunga serie di ricette per i saponi: di Marsiglia, di cenere, all’uovo, con gli oli usati, ecc. di cui si piegano anche gli utilizzi. La parte più sostanziosa del manuale è dedicata ai detersivi per la casa, ovvero per il bucato (con un’incredibile quantità di ricette), per la cucina, per il bagno, i vetri, i pavimenti ecc.

Va da sè che questo libro è indicatissimo per tutti coloro che pensano di (vogliono, vorrebbero) abbandonare l’uso di prodotti chimici per la pulizia e passare alla produzione e al consumo di detergenti naturali. La difficoltà dei procedimenti è legata all’assimilazione della tecnica di preparazione del sapone, con tutte le avvertenze del caso (la soda caustica è, appunto, caustica, e quindi pericolosa). Può essere un hobby estremamente gratificante a condizione di non trascurare nessuna precauzione nell’utilizzo delle sostanze e nella modalità di esecuzione.

Sono soddisfatta del mio acquisto? sì, per i motivi indicati qui sopra. Non lo so quando inizierò a realizzare da me queste ricette, ma sono contenta di poterlo fare, e di Veggie mi fido, è una che ha iniziato a crearsi il sapone quando ancora non lo faceva nessuno e su internet nessuno pubblicava ricette e spiegazioni.

Piccola nota tecnica: il volume costa (prezzo di copertina) 12,90 euro, ha 143 pagine ed è una pubblicazione del Gruppo editoriale Macro.

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9 risposte a Autoproduzione sì, ma usando la testa! Saponi e detersivi naturali, di Liliana Paoletti

  1. Koko ha detto:

    Buon lavoro Anna!! ^_^

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  2. Mousymouse ha detto:

    Ciao, mi potresti spiffererare qualcosa di efficace per pulire in modo economico naturale ed efficace pavimenti in marmo bianco, possibilmente senza dover passare poi cere e lucidatrice, che se no non ne esco più viva?

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    • io ho il cotto in tutta la casa, ma nel libro c’è una ricetta per i pavimenti in marmo, appena riemergo dal mio torpore verifico e ti so dire. Però no, non sono un’esperta in pulizie! 😀

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      • Mousymouse ha detto:

        Eh, nemmeno io, figurati… Credevo l’avessi già letto e fatta tua la materia 🙂

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      • no, non credo avrò mai una casa col pavimento in marmo, quindi ho saltato la ricetta! Sono appena tornata dall’ennesimo ‘evento’ aziendale con aperitivo annesso, più che stanca, e con il problema dello schizzo di unto sulla camicia di seta cruda (uff)

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      • Mousymouse ha detto:

        Eh, nemmeno io se avessi potuto scegliere avrei messo marmo quasi dappertutto, me lo “trovo”. Per carità, non mi lamento, oggettivamente è anche bello, pur tuttavia marmi e graniti non stan nelle mie corde. Io a terra sono per imateriali caldi. Evento aziendale? Ihhhhhh OVVOVE! Noi solo la cena per il santo natale, mai andata.

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      • quando lavoriamo ad un progetto sappiamo che la presentazione non avverrà nel solito ufficio di 20 mq, ma in una sala con 300 persone, giornalisti inclusi (quelli non mancano mai), questa è la prassi aziendale… oggi non potevo evitarlo, ed immagina con che piacere ero lì, un venerdì sera, e pure gratis… mai partecipato ad una cena di natale, i primi anni inventavo scuse, ora dico apertamente che sono troppo asociale per poter apprezzare la compagnia! (ovviamente non è solo per quello, ma non si può dire proprio tutto…)

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      • Mousymouse ha detto:

        Il bello di stare in una MP è che salti tutto, ihhhh ihhhh

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