Un giorno un’amica mi ha invitato a leggere questo articolo, e i relativi commenti. Per chi non avesse voglia di seguire il link, riassumo in breve: Il fatto quotidiano ha pubblicato, il 24 febbraio scorso, un articolo su FlyLady, spiegando brevemente in cosa consista e perchè sia così apprezzato. Con questa illuminante premessa: “Non insegna un metodo per pulire ma per godersi la casa senza sensi di colpa”.
Il testo in sè non dice, in fondo, niente che già non sapessi, ma la parte davvero interessante sono i commenti. Perchè la maggior parte delle persone, uomini e donne che siano, critica, disprezza, condanna, deride e sbeffeggia metodo, ideatrice e seguaci* soltanto perchè loro non ne hanno bisogno, o non ci credono, o non lo conoscono. Voglio dire, ci saranno anche coloro che non riescono ad adottare questa serie di regole per i più disparati motivi, oppure lo trovano superfluo perchè gestiscono la casa in modo professionale, e questo è comprensibile: ma qual è il fine di sputtanare ‘a prescindere’?
Lo so che ‘sembra assurdo’ che ci sia qualcuno che ti dica come, quando e quanto pulire il bagno, la cucina e i vetri (per esempio), ma che fastidio danno questi consigli a chi non ha bisogno di seguirli? E poi coloro che giudicano (e bocciano) sono così sicuri che il ‘loro’ metodo sia migliore? che a parità di tempo i risultati siano maggiori?
Quand’anche fosse, a me sta bene così. Difendo FlyLady perchè è l’unico metodo che mi ha insegnato a gestire la casa in modo razionale, con poco tempo, acquisendo delle regole e dei comportamenti duraturi. E, soprattutto, ha messo in moto una riflessione sulla necessità di avere meno oggetti per doverne poi buttare di meno. Conoscete il mio punto di vista, ormai consolidato: liberare spazio per guadagnare spazio, ma anche tempo. Ci sarei mai arrivata senza FlyLady? Forse sì, o no, chi lo sa.
Ma è importante ricordare che molte di noi vivevano la pessima gestione della loro casa con grandi sensi di colpa, ed ora invece abbiamo una casa vivibile, e siamo felici per questo. Non mi sembra affatto una cosa da poco (e poi, l’ho detto in altre occasioni, come benefico effetto collaterale mi sono anche liberata del mio perfezionismo!)
(*non mi veniva un termine meno stupido…)
Quei commenti più li rileggo, più li trovo superficiali… Ho imparato nel tempo a non dare troppa energia alle cose che infastidiscono e alle critiche non costruttive e immotivate. A quei commentatori dico: peggio per voi, meglio per noi… 🙂
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avrai capito che sei tu l’amica a cui faccio riferimento 🙂 chiaro che i commenti vanno lasciati a chi li scrive, ma certe volte mi viene in mente quel che diceva una vecchia zia bottegaia: ‘chi disprezza compra’…
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NON TI CURAR DI LOR, MA GUARDA E PASSA oppure come diceva mia nonna Ersilia detta Pasqualina, napoletana, ” Nun scenno a cumpetenza” che tradotto in italiano vuol dire “non mi abbasso nemmeno al confronto”. Elegantemente ti saluto.
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evviva la nonna Pasqualina e la saggezza napoletana! 🙂
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E’ proprio vero che è un vizio molto italiano, anche su cose ben più serie purtroppo. Lasciamoli dire, io mi stufo anche di leggerli. Peraltro molte critiche sono riferite al business che madama Flylady ha in America ma nessuno è obbligato a comprare i suoi prodotti. Il gruppo italiano non mi risulta che venda alcunché e anche volendo penso che comprare un panno in micro fibra e farselo spedire dagli USA non convenga molto…
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infatti apprezzo molto la serietà di chi gestisce la versione italiana di FL, si sobbarcano le traduzioni e ci risparmiano tutto l’aspetto commerciale/affaristico!
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L’hai scritto per me!!! Mitica!
Io ho già espresso, ieri, il mio punto di vista nel gruppo! E senza rancore.
Personalmente non mi dà alcun fastidio che tu o altri seguiate il metodo. Ma ci mancherebbe altro! Per me ognuno fa quello che vuole, sono per la libertà di pensiero e di azione. E questo vale a 360°.
Trovo più che giusto che ognuno segua il metodo, se questo dà beneficio, aiuto o anche solo piacere.
Io non lo seguo perché non ne ho bisogno, ma – bada bene – non perché il mio metodo personale sia perfetto o sia migliore o consigliabile. Semplicemente perché io mi trovo bene così! Perché è adeguato alle mie esigenze e alla vita che faccio.
Quando io ho specificato che probabilmente usarlo per me non avrebbe molto senso, essendo io a casa, l’ho fatto perché non so quanti benefici effettivi potrebbe portarmi, visto che io sono già contenta di come porto avanti la mia gestione famigliare e ho risultati più che soddisfacenti.
Tuttavia ero pronta anche a mettermi in gioco e provarci, anche solo per ridere e per verificare. Un gioco da fare assieme a voi. (perché può anche essere che anch’io possa averne comunque dei benefici!). Onestamente definire puntiglio la mia intenzione non è stato molto carino, ma capisco che tu non abbia ben compreso il senso del mio intervento.
Senza rancore, davvero. Io partecipo al gruppo ridendo (non di te o di altri), ma perché rido, quando mi diverto.
Un abbraccio
Federica
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Ti abbraccio anch’io, Fede, ma davvero no, non l’ho scritto per te, era in bozza da un paio di settimane e l’ho finito ieri mattina, ho un dialogo via mail con alcune persone con cui scambio alcuni temi, e questo è uno. Potrei mai dedicare un post ad una come te e non fartelo sapere? poi, vedi, lo critichi molto, ma ne sei altrettanto affascinata… 😀
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