Oggi vi parlo di un libro francese* che, a quanto ne so, non è ancora tradotto in italiano. Mi sono chiesta, prima di prenderlo, se ci fosse un testo simile in italiano, ma non sapevo orientarmi fra i titoli che ho trovato, quindi ho preso questo e ne sono felice.
L’ho letto d’un fiato, e da allora il mio approccio verso la cosmesi è cambiato totalmente. Come avevo detto qualche tempo fa, io non sapevo assolutamente nulla della composizione dei prodotti di bellezza, ignoravo l’esistenza (e ovviamente anche il significato) dell’INCI e pensavo che i cosmetici bio fossero un vezzo un po’ snob.
Ora l’ho capito: ero ignorante e piena di pregiudizi. Sapevo (lo sappiamo tutti, no?) che i detersivi sono inquinanti, ma non mi ero mai soffermata a riflettere, per esempio, sulla natura dei grassi delle creme che spalmavo su mani, piedi, viso e corpo, su ciò che contengono i prodotti di uso quotidiano e sulla loro impronta ecologica (bagnoschiuma, shampoo etc).
Il libro parla di ‘slow cosmétique‘**, ma cos’è? Il riferimento al movimento slow food è più che evidente (movimento ormai internazionale, ma nacque proprio in Italia a fine anni ’80, lo sapevate?!). In comune hanno l’approccio ecologico ed etico e la volontà di promuovere un utilizzo naturale, sano e responsabile rispettivamente del cibo (food) e dei cosmetici (cosmétique). Vi rimando alla pagina in italiano dell‘associazione, così che, se vi interessa, possiate saperne qualcosa di più. I punti essenziali che ritroveremo nel libro sono l’attenzione alla salute e all’ambiente (con l’invito ad utilizzare prodotti ed ingredienti di provenienza sicura, limitando al massimo la chimica e gli imballaggi) ma, soprattutto, un diverso modo di considerare i cosmetici. Non più una corsa ad accaparrarsi le ultime novità, utilizzando un’infinità di prodotti super specialistici e (super costosi), ma un passo indietro, molto slow, cercando di capire cosa faccia bene alla nostra pelle e al nostro corpo, tornando all’essenziale e, se possibile, preparando da noi ciò che ci serve, anzichè comprarlo (il sottotitolo del libro dice ‘consumare meno e meglio).
Vi racconto brevemente il libro, che è diviso in due sezioni. La prima (“I cosmetici, tra attrazione e diffidenza“) è dedicata a tre temi, ovvero una serie di informazioni sulla nostra pelle, un capitolo sui cosmetici tradizionali e tutto quel che contengono (qui, lo confesso, ho sentito accapponare la pelle…) e, infine, la presentazione della ‘slow cosmétique‘.
La seconda (“Adottare la slow cosmétique“) è molto più pratica, e contiene un’infinità di spiegazioni, consigli, descrizioni, idee, ricette e suggerimenti per pulire pelle e capelli (con tutti gli ingredienti naturali possibili e immaginabili, molti dei quali già presenti nelle nostre case), per l’idratazione e la protezione quotidiana della pelle, per correggere le piccole imperfezioni, per farsi belle (e belli. l’autore -un uomo!- ripete in continuazione che tutti i consigli sono rivolti anche agli uomini!).
Nelle ultime pagine c’è anche un calendario con i gesti da ripetere tutti i giorni, o una-due volte a settimana, o ‘almeno una volta l’anno’. Un’appassionata di routines come me poteva forse non adorare questi spunti?! Il libro si conclude con una guida pratica agli oli vegetali (di sicuro l’autore è un fan incondizionato dell’olio di jojoba!) e agli oli essenziali. In più una serie di indirizzi per trovare le materie prime, le ricette, ecc.
Molto interessanti sono anche le ‘schede slow‘ sui nostri comportamenti (è o non è slow). A parte lo scoglio della lingua, direi che questo libro può essere consigliato a chi, come me, si avvicina soltanto ora al mondo dell’autoproduzione e della biocosmesi, non certo a coloro che hanno già un buon bagaglio di conoscenze in questo campo. Non è detto che vi convertiate in toto alla slow attitude ma sicuramente non rimarrete indifferenti, e la prossima volta che dovrete prendere uno shampoo o una crema viso qualche riflessione la farete…
* J. Kaibeck, Adoptez la slow cosmétique. Conseils et recettes de beauté pour consommer moins et mieux. Quotidien Malins Editions, 2012. 15 euro. Disponibile anche in versione ebook.
** Come slow food, anche slow cosmétique non viene tradotto in italiano.