Quante bugie ci raccontiamo sul nostro tempo libero?

tempo libero da gestireCerte volte leggo su qualche blog dei post che magari a tanti di voi sembreranno banali, e invece mi folgorano. Può darsi che le cose che dicono i loro autori siano ovvie, ma le dicono in modo così chiaro e semplice che entrano dritte dritte nel mio neurone solitario e appisolato, ringalluzzendolo tutto.

E allora sento un formicolio piacevolissimo, perchè io sono (per fortuna) sempre ottimista e fiduciosa, e quando capisco/imparo qualcosa mi sento davvero contenta e piena di entusiasmo e buoni propositi 🙂

Vi ricordate questo mio vecchio post? E’ stata una grandissima conquista, per me, ammettere che ‘non è vero che non ho tempo’, ma non è che poi il mio (tanto o poco che sia) tempo riesca sempre a gestirlo al meglio. Anzi, anzi. Son mesi che non mi regalo pomeriggi di bricolage, perchè non voglio poi dover perdere tempo a riordinare, e quando qualcuno mi invita a casa sua o in un locale per due chiacchiere spesso rifiuto perchè penso che in quel modo sprecherei il mio tempo. Insomma, ho imparato a dirmi dei no che lì per lì non mi pesano, ma a volte sono inutili (e sicuramente frustranti, alla lunga).

Ed ecco che mi sono imbattuta in un blog in cui ho trovato uno scritto di un paio d’anni fa ma per me nuovissimo, visto che l’ho scoperto solo ora. Già il titolo è stato rivelatore: La grande bugia del tempo libero, ma l’interessante viene dopo: il nostro cervello è pigro e perditempo... ah, che bell’alibi! è lui il responsabile di tutto allora?! eh, no. Non funziona proprio così: lui fa quel che noi gli diciamo di fare. Se noi prepariamo un programma (di lavoro, svago o quel che sia) -un programma fattibile, perchè ci sono in mezzo anche tempo, energie, motivazioni, volontà…- lui provvede a farcelo rispettare. Nessun programma? si cazzeggia, ovvero, appunto, si perde tempo.

Banale. Ma pensiamoci su. Arriviamo a sera senza aver avuto il tempo di fare nulla, oppure abbiamo preferito dimenticarci di darci dei compiti per riempire il tempo che avevamo? Quando, andando a letto, mi dico che non ho avuto tempo di chiamare l’amica malata sono proprio sincera? L’autore cita una ricerca secondo cui le persone hanno molto più tempo libero di quel che pensino, ma lo sprecano (perchè non sanno di averlo). Istintivamente vien da dire che non è vero, ma poi rifletto… e riflettendo capisco tante cose.

Per mia fortuna l’articolo non finisce qui, altrimenti ne sarei uscita abbacchiata. Ci viene offerta un’ancora per non vagare più nel grande mare dell’inconcludenza: per cominciare proviamo a sostituire alla frase ‘non ho tempo’ la perfida ‘non è fra le mie priorità‘. Cambia tutto eh?

Per esempio: vorrei tanto camminare ogni giorno, ma non è tra le mie priorità.

Noooo! E’ un colpo sullo stomaco. Preso atto di questo, proviamo a porci tre domande:

  • Cosa non ho fatto ‘perchè non ho tempo’? Ripensiamo al tempo appena trascorso, gli ultimi giorni per esempio, cosa avremmo voluto fare ma non gli abbiamo dato priorità?
  • C’è qualcosa che sto cercando di evitare? Ci spaventa l’idea di dover affrontare qualcosa e tergiversiamo per quello, al punto da fare una qualsiasi altra cosa?
  • Come sto usando il mio tempo? Ci viene suggerita una mappatura del tempo che usiamo, dal momento della sveglia all’ora di coricarsi. Impietosamente, senza barare. Lì salteranno fuori zone grigie di cui neanche siamo pienamente consapevoli. Internet, per esempio. La tv, il bar, ecc.

La soluzione dove sta? Nell’avere sotto controllo il nostro tempo. Torniamo a parlare delle liste, che ci permettono di dare ordine e forma alle cose da fare (e al tempo che ci serve, non dimentichiamo mai l’importanza del timer!!), e ci viene suggerita anche la mappatura della giornata -cosa che non ho mai fatto, fino a ieri 😉 per capire dove si può trovare, questo tempo. A prima vista qualcuno obietterà che così è molto più stressante. No, così si è molto più efficienti. E guardate che stiamo parlando di tempo che non troviamo neanche per le cose piacevoli… val la pena pensarci 😀

(N.B. Come ho scritto sopra, questo post è largamente ispirato dalla lettura di La grande bugia del tempo libero, di Stefano Mini a cui vi rimando)

 

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6 risposte a Quante bugie ci raccontiamo sul nostro tempo libero?

  1. Laura A. ha detto:

    Conosco questo blog (ma è un po’ di tempo che non lo visito) attraverso un altro blog che si chiama EfficaceMente di Andrea GIuliodori. I due blogger collaborano spesso insieme, condividendosi interviste e post.
    Sull’argomento “tempo” ricordo un post di Andrea che nel frattempo ho ritrovato (qui: http://www.efficacemente.com/2011/02/sprecare-tempo-lo-stai-facendo-nel-modo-giusto/) dove c’è una concreta tabellina del tempo sprecato (o impegnato, dipende dai punti di vista) nell’arco di settimane, mesi, anni… Se dovessi fare la mia lista in risposta alla seconda domanda da porre a noi stessi, verrebbe giù un fiume (sono in una fase della mia vita dove non tollero molto fare le cose “per dovere”… e le rimando, come la dichiarazione dei redditi terminata alle 3.30 della notte dell’ultimo giorno utile per consegnarla…).
    Leggerò senz’altro il post che hai segnalato, vediamo che effetti sortisce su di me… 😀
    Per cui, bando alle ciance, oggi (a casa per il ponte) non voglio perdere tempo: sono vestita con le scarpe allacciate ai miei piedi (a differenza di ieri che ho poltrito tutto il giorno…), letto rifatto, swish & swipe già eseguito, mi fiondo sul lavello latitante da ieri sera, e poi troverò nella giornata di oggi un quarto d’ora per i miei esercizi di pilates… 😉

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    • io oggi mi sono presa una giornata di shopping in giro per centri commerciali (no, decisamente non li amo… e c’era una calca da saldi di capodanno!). Ho scoperto da poco tempo Efficacemente, ed è tramite quel blog che sono arrivata al post di cui ho scritto qui sopra. La logica è elementare (a pensarci): quando si ha molto tempo e non si fanno programmi si arriva a sera senza aver combinato nulla (pare che ieri tu e io abbiamo avuto la stessa performance…). Bisogna proprio organizzarsi, Laura, e questo ci fa stare bene! Il 12 inizierò anch’io il mio corso di pilates 😀

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      • Laura A. ha detto:

        Bene per il corso… 🙂 Poi mi racconterai!
        Oggi non è andata un granchè, non mi sento molto bene, anche se quello che mi ero prefissata l’ho fatto, tranne gli esercizi, ma domani recupero perchè ho lezione in palestra col gruppo.
        Ho letto il post segnalato, e altri su quel sito, e devo dire che fanno pensarci su. Voglio provare a fare la mappatura del tempo, nel mio caso molto più utile proprio nei giorni in cui non lavoro (perchè quando si hanno scadenze “esterne” bene o male, si rispettano).
        Alla prossima! 😉

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      • già, anche nel mio caso la mappatura interessante riguarda il ‘dopolavoro’, ovvere quelle 2-3 ore che mi scompaiono nel nulla tra quando rientro e quando vado a dormire… io oggi ho in previsione un recupero di quel che non ho fatto in settimana, ma tutto in piccole porzioni da 15 minuti! 🙂 buon sabato carissima

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      • Laura A. ha detto:

        Giornataccia, tra pioggia incessante, attacchi di cefalea a grappolo (ci soffro) e lezione annullata per febbre a 40 dell’insegnante, anche oggi la vedo una giornata da rimettere subitissimo in carreggiata, con recuperi vari su tutti i fronti… Buon sabato anche a te, e… hai post@. 🙂

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      • grazie… vado subito a vedere!

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