Ho sempre amato tutte le attività creative, e nel corso dei miei 48 anni penso di aver sperimentato più o meno tutte le tecniche. Inevitabilmente ho accumulato quantità impressionanti di materiali, libri e oggetti creati o decorati da me, ed era proprio tutta questa roba a costituire il grosso dell’ingombro che tenevo in casa: ne avevo dappertutto. Poco alla volta l’ho riorganizzata con grande razionalità, selezionando drasticamente le scorte (e regalandone una buona parte) e sistemando quelle rimaste in appositi spazi in soffitta (ne avevo parlato qui). In casa ho tenuto soltanto il materiale per la creazione di bijoux, ben organizzato in scatole da sigari o di plastica. In verità è proprio tanto, potrei realizzare svariate centinaia di collane, spille & c. ed ancora mi avanzerebbero perle, ma per ora non ho in previsione di fare un’ulteriore cernita del mio materiale, la vivrei come un’auto-punizione (e mi voglio troppo bene per farmi deliberatamente del male, che senso avrebbe?!) La cosa importante è che quel che ho è tutto assolutamente sotto controllo, e ne vado orgogliosa.
Il segreto sta nell’aver trovato un buon compromesso: mi son chiesta quale fosse l’attività a cui mi piace davvevo dedicarmi in questo periodo, quella che mi dà le maggiori soddisfazioni e che posso praticarei nei ritagli di tempo senza sconvolgere l’ordine in casa. Perchè, chiaramente, non sono più disponibile a permettere che le mie velleità creative abbiano la meglio sulla vivibilità della casa.
Voglio però raccontare anche una mia scoperta: da quando la casa è ritornata ordinata e accogliente io non avverto più quell’impulso sfrenato di dedicarmi alle attività manuali, come mi accadeva fino a un paio di anni fa. Dopo averci riflettutto mi son detta che quello, probabilmente, era una scappatoia che cercavo perchè non stavo a mio agio nella mia casa, e rifugiandomi nella creatività (a sua volta generatrice di disordine e accumulo) sfuggivo dal disordine e dall’accumulo che mi circondavano. Ora trovo molto gradevole leggere, scrivere, allenarmi in quegli stessi spazi che prima erano interamente occupati dal materiale creativo, e che -dopo una radicale opera di decluttering e tanta buona volontà- sono stati restituiti a me e al resto della famiglia 🙂