Vi avevo scritto che mercoledì avrei parlato di un piccolo ebook appena letto… e vi risparmierò una divagazione su tutto quel che devo ancora capire, imparare e mettere in pratica per liberarmi dalla mia tendenza a procrastinare, e a non concludere ‘presto e bene’ quel che inizio (un esempio? i 24 post che ho nella cartella ‘bozze’…)
Veniamo a noi. Immagino che molti di voi conoscano, amino molto o sopportino poco Léo Babauta e i suoi innumerevoli scritti. Io lo scoprii parecchi anni fa, quando comprai il mio promo ebook (pdf): “Zen to done: organizzati la vita“. Era il 2010, a dimostrazione che già allora cercavo un metodo, ma ero dispersiva, poco fiduciosa e alquanto incostante (e infatti quel libro venne presto abbandonato e pressochè dimenticato). L’ho detto in altre occasioni, nessun manuale nè metodo serve, se per noi non è il momento giusto, e se non vogliamo davvero cambiare.
Poco incline a leggerlo in italiano, trascurai del tutto il Babauta in lingua originale, ma non per pigrizia, no: mi metteva a disagio, giacchè quel che diceva sembrava così ovvio, così facile da seguire che il mio non riuscirci mi creava sensi di colpa e frustrazioni. Il suo ottimismo mi irritava, ecco, perchè io non ero capace di star bene con me stessa.
E poi mi ritrovai a leggerlo senza saperlo, e a rimanerne incondizionatamente affascinata. Tutto accadde quando scaricai un pdf gratuito (il kindle costa 89 centesimi) dal titolo accattivante: ‘Zen et heureux‘ (Zen e felice). Già soltanto la lettura dell’indice mette di buonumore… per esempio ‘i 10 vantaggi di alzarsi presto’, ’75 piaceri semplici per illuminare la propria vita’, ‘come non essere sempre di fretta’, ‘come mollare la presa e perdonare’, oltre alle famose ‘4 leggi della semplicità’ che già conoscevo… lì per lì pensai ad un plagio palese, poi leggendo la prefazione (che avevo saltato) scoprii che, semplicemente, Olivier Roland aveva tradotto in francese e pubblicato una raccolta di articoli di Babauta. E allora non mi resta che ammettere e confessare di esser stata vittima di pregiudizi, superficialità e leggerezza: quando qualcuno, pur dicendo cose che approvi e sai essere giuste, non ti fa stare bene, probabilmente sei tu ad avere un problema (e a non esser pronta per ascoltarlo). Uno dei miei motti giovanili era un convinto e fiducioso ‘nella vita ci si incontra sempre una seconda volta’… ed eccolo qua il mio Babauta 2014, filtrato da un tipo francese a cui interessa che io -e quelle come me, un po’ pressapochiste e pasticcione- riesca finalmente ad essere organizzata ed efficiente, ma trovando il modo di farlo con serenità e pacatezza!
Grazie Anna per la segnalazione, così esercito il mio francese! Seguo Babauta da anni, quasi tutti i giorni mi arriva la mail in inglese, a volte la leggo e a volte no. Spesso sembrano cose ovvie ma sono così ovvie che non ci si pensa. Se sono di fretta leggo il titolo e poi se mi ispira vado avanti. E’ interessante anche il progetto delle 52 settimane (ecco che torna il numero 52!!) di cambiamento, una nuova abitudine a settimana. Credo che i ‘messaggi’ che ci arrivano nel corso della vita, a seconda della nostra predisposizione del momento, abbiano la capacità di instillare piccoli dubbi o suggerire nuove strade che pian pianino ci ritroviamo a seguire anche a distanza di tempo… ciao!!
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infatti sto leggendo (e seguendo) il progetto delle 52 settimane… del resto, sembra fatto apposta per me! perdona il ritardo ma come avrai intuito ero presissssssssima, non ho ancora imparato a sfruttare i ritagli di tempo per occuparmi delle cose che mi stanno a cuore… mi faccio ingoiare dal lavoro, accidenti!
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