L’ho detto e ridetto più volte: ormai l’abitudine di preparare sempre una lista di cose da fare è radicata e indispensabile, ed applico questo metodo organizzativo in ogni occasione, abbinandolo anche all’uso del timer (flylady docet) per esser certa di non sprecar tempo in inezie o inutili perfezionismi.
Spesso, però, pur con tutta la mia buona volontà la lista è più lunga e sostanziosa di quel che sono effettivamente in grado di fare, vuoi perchè si tratta di compiti impegnativi, vuoi perchè le cose da fare sono troppe. Oppure (non sono perfetta!) so di non aver voglia di impegnarmi più di tanto, o di non esser disponibile a utilizzare tutto il mio tempo per i doveri… Ecco, in questi casi si applica perfettamente un suggerimento che avevo già trovato in questo libro e che, guarda caso, è anche il tema della 43esima settimana del mio programma: scrivere le cose da fare in ordine di priorità e decidere quali sono i tre punti che non possono assolutamente essere rinviati all’indomani.
Prima di iniziare a dedicarmi seriamente a sconfiggere la tendenza a procrastinare sceglievo -d’istinto- i compiti più facili, più fattibili o più veloci, col risultato che spesso mi trovavo poi ad arrancare con scadenze e montagne di lavoro inevase… Non sono cambiata radicalmente, ma ora mi sforzo quasi sempre di mettere in cima alla lista quel che va fatto davvero. Se sono brava ed organizzata vado oltre i primi tre punti, e questo succede abbastanza spesso, ma so che in ogni caso ci sono sempre almeno 3 cose ogni giorno che devo assolutamente portare a termine.
Ah, ecco una novità enorme, rispetto al passato: una volta mi sarei accontentata di iniziarle!!!! No, no, ho imparato che i compiti grossi vanno divisi in svariati compiti più leggeri, ma quel che è in lista e comincio va finito: su questo punto sto diventando davvero brava.
Poi, certo, mi ritrovo che nei periodi super-maxi-mega incasinati come quello appena finito vengo travolta dagli imprevisti e la mia pianificazione va allegramente a remengo, ma… quelle sono emergenze, e le abitudini si costruiscono nella quotidianità!|
Ciao Anna
Penso che la cosa più bella che tu stia facendo è condividere le tue riflessioni, le tue idee e il tuo metodo per farcela! Incredibile come si riesca a sentirsi i sensi di colpa addosso come un macigno e non vedere luce oltre il tunnel!!! Le abitudini sono fondamentali e sapere che funzionano è un incentivo non da poco per chi come me ha appena iniziato un percorso simile al tuo! Grazie.
Anna
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spero che, malgrado il mio silenzio di quest’ultimo periodo, tu non abbia mollato! si può rallentare, ma non ci si ferma mai!!! 😀
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