Settimana n. 48: impara a chiedere aiuto!

aiuto in casaLo ammetto senza problemi: per anni mi sono sentita sant’Anna Martire (e Beata, ovviamente) quando affrontavo in solitaria l’epica impresa di rivoltare la casa da cima a fondo in due settimane, pulendo e lucidando ogni interstizio e regredendo, man mano che i giorni passavano, allo stato di larva spossata e isterica. Sentivo su di me la cappa del Sacrificio Supremo e la condanna a soffrire in solitudine mentre il resto del mondo se la spassava (erano pur sempre anche le mie ferie, no?!)

E grugnivo a mezza voce contro i figli spaparanzati su divano o amaca e contro il marito che, ignaro della mia sofferenza fisica e interiore, viveva la sua vita quotidiana come se nulla fosse.

Sprofondata fino all’osso nei miei sensi di colpa per essere una casalinga pessima e incapace di gestire quotidianamente la casa, ma anche intimamente convinta di essere vittima di un destino infame che mi obbligava ad un ruolo che non volevo, temevo che non sarei mai uscita da questo circolo vizioso e odioso.

48 settimane dopo (che in realtà si sono allungate fino a diventare quasi 2 anni e mezzo) posso dire che no, per fortuna non era una condanna a vita, che ho capito e imparato che si può avere una casa decente senza ammazzarsi di fatica grazie ad alcuni semplici accorgimenti: innanzitutto un programma chiaro delle cose da fare ogni giorno (le routines che ho acquisito e la mia to do list sempre aggiornata), ma anche una suddivisione dei compiti in famiglia. Non è che figli e marito fossero proprio entusiasti all’idea di avere delle incombenze giornaliere, ma ci si sono abituati, e ora le svolgono, magari non proprio alla perfezione, ma ogni cosa che fanno loro è una in meno che spetta a me. Col senno di poi, quanto stress si sarebbe risparmiata sant’Anna martire se l’avesse capito prima?! 🙂

Ho imparato che non serve a nulla sbuffare e compiangersi: quando non ce la faccio, chiedo aiuto. A volte una signora mi stira le camicie, a volte usciamo a cena perchè proprio non ho le energie per affrontare la cucina, a volte l’ometto che sistema il giardino dà anche una passata alle vetrate… ma no, non assomiglia neanche lontanamente al tipo della foto…

 

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Questa voce è stata pubblicata in 52 settimane, flylady, organizzazione domestica e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

6 risposte a Settimana n. 48: impara a chiedere aiuto!

  1. prettyinmad ha detto:

    ho scoperto solo qualche giorno fa il tuo blog e ci sono tornata sopra diverse volte… me lo leggerò tutto con calma! mi piace molto e mi ci riconosco tantissimo (un tempo avevo la casa indecente, poi sono leggerissimamente migliorata, ma la strada da fare è ancora tanta).
    Ho già scaricato un paio dei libri di cui parli e devo dire che sono molto utili! “Non fare lo struzzo” è ancora in fase di lettura, sono circa a metà!
    Volevo ringraziarti perché aiutando te stessa, con questo blog, aiuterai anche me!
    A presto ❤

    Pretty in Mad

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  2. claudia ha detto:

    eccomi qui anch’io, ho appena finito di leggere tutto il blog (confesso che ho trascurato un bel po’ le pratiche di ufficio in questi tre giorni) e mi sento…..spronata? curiosa? pronta? non lo so neanche io…..la mia forza di volontà la conosco, è moooooolto latitante, ma leggere i tuoi progressi, le tue pause, le tue riprese, il tuo infinito decluttering a fin di spazio e libertà, mi sta facendo venir voglia di correre a casa e cominciare subito da qualche parte! già, ma poi….quando arrivo a casa da dove comincio? allora mi son detta che è meglio continuare a studiare ancora per qualche giorno, ora vado a curiosare su Flylady che mi ispira parecchio, e anche a leggermi tante segnalazioni che hai fatto e che mi sono appuntata, voglio prepararmi per bene! il mio primo traguardo vorrei che fosse liberare dello spazio, perchè anch’io mi sento sopraffatta dalle “cose”, posso al riguardo dire di seguire tranquillamene il Project333 nel senso che ho talmente tante cose ammucchiate davanti agli armadi, che riesco a raggiungerne solo alcune e per tante settimane alterno solo quelle…….mi vergogno! ma devo dire che prima di leggere il tuo blog mi sarei pure vergognata di scriverlo….un piccolo passo l’ho fatto!
    ti aggiornerò!
    ……ommamma ho scritto un papiro!

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    • come va? affascinata da FlyLady?

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      • claudia ha detto:

        diciamo che al momento la sto studiando, molte cose andrebbero personalizzate, o meglio “italianizzate”, però ci sono veramente delle idee e dei propositi moooolto validi, mi sto applicando e prendo appunti! ma ti devo dire un GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE grande infinitamente perchè un altro dei tuoi “suggerimenti di percorso” sta invece già dando qualche frutto, ed è il libro Spaceclearing della Larese, trovato “per coincidenza ( 😀 ) in biblioteca, che è un vero toccasana, mi sono riconosciuta in una serie di situazioni del protagonista……e ho già alleggerito parecchio qualche cassettino! molto piacevole e liberatorio! GRAZIE! (e complimenti per aver annullato l’ordine on line di materiali, io ormai evito di entrare in certi tipi di siti perchè mi creano solo insofferenza….però alle fiere ci vado ancora, eccome! e sono già pronta per Vicenza a fine febbraio!)

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      • quel libro è eccezionale, come una cioccolata calda dopo una tempesta assieme ad uno sconosciuto che si rivelerà l’uomo della tua vita 😀 – le sensazioni che dà la lettura sedimentano e germogliano… davvero una gran bella lettura!

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