Sabato scorso, durante il primo incontro per genitori dei ragazzi che partiranno per l’anno all’estero ci siamo sentiti proporre di ospitare uno a caso dei ragazzi della provincia per un weekend… giusto per iniziare a capire (noi e loro) che significa confrontarsi con altre abitudini, aspettative, ecc.
Ecco, qualche anno fa mi sarei scervellata per trovare scuse… l’idea di avere un’adolescente totalmente estranea in casa, condividere con lei i (ristretti) spazi della mia quotidianità mi avrebbe sicuramente messo in crisi. Senza contare, ovviamente, che avrei dovuto massacrarmi di fatica per darle un aspetto ordinato (perchè ancora non sapevo che la mia casa era semplicemente troppo piena!)
Ieri, invece, al di là dell’iniziale sorpresa (comune del resto agli altri genitori presenti) ho colto subito l’aspetto divertente, interessante e stimolante di questo scambio. Ho voluto vederla anche come sfida per migliorare il rapporto la casa, guardando i miei 80 metri quadrati con occhi nuovi e curiosi.
Ieri ho approfittato di uno splendido, luminosissimo pomeriggio primaverile (con uno strepitoso concerto di uccellini in giardino!) per farle un chec-up completo: pulizia, ordine, cose di troppo e cose che mancano. Alla fine, dopo un paio d’ore di ispezione con blocco e matita, ho stabilito che in queste tre settimane provvederò a:
- tinteggiare il soffitto del bagno (macchioline di umidità);
- sostituire le tende in bagno e in camera di mia figlia;
- passare la cera sui pavimenti (ho cotto ovunque, lo amo e lo odio!);
- mettere gerani sui davanzali;
- togliere dall’ingresso un mobile pieno di cose parcheggiate lì due anni fa e mai più toccate
oltre a questo, sfrutterò al massimo i suggerimenti di flylady per dare un po’ di smalto alle routines (le porte da pulire ogni lunedì, per esempio…). Ma via, la casa è solo il contenitore, dovrò fare da mamma ospitante a una ragazza che fra qualche mese se ne andrà lontanissima per un anno, penserete mica che guardi se ci sono ragnatele sui lampadari?!
Piuttosto ho pensato di ritagliare anche un po’ di tempo per un piccolo laboratorio creativo con la mia giovane ospite: giusto il tempo per realizzare un paio di orecchini, o un portachiavi… in ricordo di un’esperienza strana e imprevista 🙂
non so come si comportino le ragazze, i maschi ti posso garantire che non guardano assolutamente nulla della “pulizia” o sistemazione dove vanno, a loro basta che ci sia: cibo, videogiochi, cibo, letto, cibo, bagno libero (e non sempre in quest’ordine) e possono soggiornare ovunque! comunque l’idea del laboratorio creativo è carinissima, è proprio una coccola personale ad hoc, molto meglio di qualunque altra pulizia!
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…sperando che la ragazza non sia particolarmente esigente in termini di cibo, perchè lì casca il palco… 😀
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Non sono d’accordo con Claudia. Dipende molto dalla mamma che hanno questi ragazzi. Esempio io e il mio compagno abbiamo due mamma che sono l’opposto, mia mamma pulisce il necessario sua mamma pulisce oltre al necessario. Morale lui nota la polvere.
A mio avviso fregatene, io credo che il calore di una casa non si misuri dalla pulizia che c’è all’interno e se un ragazzino ha la fissa della pulizia eccessiva, ben venga una casa non perfetta, si rilassa e impara che nella vita ci sono molte più cose da fare che pulire compulsivamente. Ma se devi fare shopping compulsivamente allora pulisci 😉
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no no io ho superato la fase dello shopping compulsivo… e una adolescente che sta per passare un anno in India dubito sia maniaca di igiene e ordine… 🙂
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Bello bello bello lo spirito con cui ti appresto ad accogliere la ragazza: brava! e bella questa idea dello scambio pre-scambio, quasi una prova generale 😀
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per un weekend avrò una figlia in più 🙂 che bella sorpresa!
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