Sono sparita lasciandovi con la curiosità di sapere come stessi gestendo i pasti di casa mia… Il sistema, ancora in rodaggio, è stato rapidamente modificato a causa di un ennesimo cambio di orario di mio marito (che prima pranzava a casa col ragazzo, e ora invece resta al lavoro), ma il principio di base dell’organizzazione rimane valido. Al momento, e fino a nuova modifica, mio figlio pranza dai nonni, mentre io e il coniuge siamo nelle rispettive mense aziendali, e quindi prepariamo solo colazione e cena. (Della figlia, lo sapete, non dovrò occuparmi fino a metà luglio 2016!)
Se ricordate, qualche tempo fa mi ero lanciata nella sfida di consumare meno schifezze possibili (piatti pronti, precotti, in scatola, ecc) e di aumentare il consumo di frutta e verdura e cibi sani. Mi sono impegnata a portare avanti questo nuovo (per me) modo di mangiare e devo dire che, come per tutto il resto, anche qui era solo questione di unire motivazione e disciplina per ottenere una bella nuova abitudine!!!
Per la stragrande maggioranza di voi cucinare è un fatto naturale, persino piacevole (questa è una cosa che non cessa di stupirmi, e mi ci è voluto molto tempo a capacitarmi che l’eccezione ero io!), per me, ormai lo sapete, è poco più gradevole che spalare la neve prima di andare al lavoro (se non vi è mai capitato di alzarvi e scoprire 30 cm di neve sul vialetto, caduta chissà quando, allora non potete capirmi).
Ho avuto bisogno di un aiuto esterno per riuscire a crearmi un menu settimanale, lo confesso. Non riuscivo a districarmi tra una lista infinita di ricette selezionate (e non vi dico il tempo che ho impiegato, per questa selezione!), non sapevo come gestire i tempi, perchè è bello scegliere quello che piace a tutti, ma quando lo preparo?! e come faccio a sapere se una ricetta è facile, se spesso non capisco nemmeno i termini usati?
Quando ho scoperto l’esistenza di un’agenda francese interamente dedicata ai menu quotidiani ho capito che il destino aveva deciso per me. Forse non l’ho mai detto, ma in famiglia siamo innamorati della Francia, ci facciamo le vacanze ogni volta che possiamo, e ne gustiamo con grande piacere la cucina. Aggiugiamoci che l’intenzione dichiarata di questa agenda è offrire ricette ‘facili originali ed equilibrate da prepararsi in 15 minuti’ e capiamo perchè, malgrado abbia drasticamente tagliato le spese di libri, non ho esitato un attimo ad acquistarla.
E’ stato anche uno stratagemma per far accettare la pianificazione dei pasti al coniuge, più propenso alla sregolatezza e ancora poco incline a tenere sotto controllo i conti della spesa.
In realtà non avevo nè ho l’intenzione di seguire fedelmente le ricette proposte dalla mia guida, diciamo che ogni settimana scelgo i piatti che mi piacciono, (a cui di solito inserisco qualche modifica) e poi completo con i piatti del mio repertorio o selezionati dal mio famoso elenco di cui sopra, scrivendo anche quel che devo comprare per realizzarli. Faccio la spesa il venerdì sera o il sabato mattina, in modo da avere quel che mi serve per il weekend, e poi se serve compro altri alimenti freschi durante la settimana (latte, carne e pesce, soprattutto). Posso migliorarmi molto, ma come inizio va davvero bene. Continua a non piacermi l’idea di cucinare, ma mi rilassa sapere in anticipo cosa farò per cena. E piano piano, forse, imparo anche a cavarmela meglio 🙂
Ero sicura che alla fine avresti trovato anche tu un metodo che ti aiutasse nella pianificazione! Complimenti!!!
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grazie… ovviamente una delle cose a cui presto attenzione è che la preparazione dei pasti non richieda troppi utensili e non mi sporchi la cucina 😀
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Furbissima!!! 😉
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il libro mi incuriosisce molto! io ancora non riesco per bene a pianificare (anche se non cucino) i pasti che consumo in ufficio….a volte mi sembra semplice e a volte mi sento persa….speriamo che l’autunno porti consiglio (e organizzazione!)
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On fait quoi pour le diner? ed. Memoniak, 14,90 euro (si trova anche su Amazon). L’agenda va da settembre 2015 a dicembre 2016. Non è perfetta ma mi è di grande aiuto (ed è stata, come dicevo, lo stimolo per partire!)
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grazie!
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🙂
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eh ma sei già bravissima;)
(sui 30 cm di neve ti capisco. fino al metro caduto in nottata ti capisco. io che devo stare in ufficio con tacchi e vestito entro le 7,45. ti capisco 🙂 )
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a te però va meglio: da noi, essendo un’azienda produttiva, i tacchi sono banditi per motivi di sicurezza 😦
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si ma quando nevica, lo scarpone sotto al vestitino non si puó vedere 😁😁😁
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sìsì hai ragione… io che son sempre perfettina ed elegantina mi trovo in uffico una coppia di modelli superfighi proprio il giorno in cui ero vestita come la figlia dello yeti!!! 😀
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questa è la legge della sfiga 🙂 il giorno che non lavi i piatti viene tutto il mondo a trovarti…
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chiaro. come quando hai i capelli che sembri una strega….
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BravIssima Anna, sono molto orgogliosa di te! 😉
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grazie. A breve però dovrò iniziare una rubrica sul blog: “quello che ho buttato questa settimana”. Altrimenti pensate che la Grande Pianificatrice consumi fino all’ultimo grammo quel che compra, senza fare ammuffire/avvizzire nulla… eh no, non è (ancora) così! 😦
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