I primi trent’anni senza TV

vivere senza tvIo che non festeggio compleanni e ricorrenze, perchè mi fanno sentire più vecchia (e Babauta non mi ha ancora del tutto insegnato ad accettare sereneamente il passare del tempo!), non posso comunque non ricordare quel giorno di 30 anni fa in cui spensi la TV. Ero (da pochi giorni) al primo anno di Università, studiavo a Venezia e, su qualunque canale mi fermassi, vedevo l’Achille Lauro e la faccia di Craxi, Spadolini o Cossiga (era in corso la crisi legata al dirottamento della nave, con uno scontro politico tra filo-americani e filo-palestinesi, per chi all’epoca era troppo piccolo o non ancora nato…). Dissi basta, uscii a camminare sulla Riva degli Schiavoni e decisi, lì su due piedi, che avevo un milione di cose da fare in quel posto magnifico piuttosto che guardare la tv e ascoltare l’uno che rinfacciava qualcosa all’altro. Mi rivedo (con infinita tenerezza, devo ammettere) appoggiata a uno dei lampioni che rischiaravano appena la serata nebbiosa, avevo 19 anni, mille progetti e la baldanza di chi sente il destino nelle sue mani.

Trent’anni senza TV significa che, in un’era in cui internet non esisteva, ho perso un sacco di cose (penso non si chiamassero ‘eventi’, all’epoca), non conoscevo personaggi televisivi e non ero aggiornatissima, ma nemmeno disadattata o socialmente emarginata. Con un’eccezione: ricordo con emozione la sera in cui, passando da un amico, trovai la famiglia incollata alla tv mentre cadeva il muro di Berlino, e quello è forse stato l’unico avvenimento in diretta cui abbia in qualche modo partecipato.

Di tutto il resto ho una ricostruzione personale: radio, giornali, e foto, ovunque fossi, e i racconti di qualcuno che ‘l’aveva visto in tv’. Quando ci fu l’attentato a Borsellino vivevo in Marocco, e ferma in un chiosco di spremute captavo, dalla radio araba, il rincorrersi di alcune parole che mi inquietavano: Italia, Sicilia, mafia. Il venditore, che mi conosceva, mi disse in un francese approssimativo ‘hanno ucciso il tuo giudice’. E anche quando, pochi mesi dopo, arrestarono Totò Riina, lo seppi dallo stesso venditore, che dell’Italia aveva un’idea precisa: giudici, mafia, corruzione (si era ancora in piena fase ‘mani pulite’). Bizzarro che questi siano i ricordi più immediati!

Un giorno ho provato a calcolare il risparmio di tempo di questi 30 anni: considerando una media di due ore al giorno tolte alla tv, fa quasi 22.000 ore guadagnate… Lo so che è un calcolo demenziale, ma io sono davvero convinta che il non avere la tv mi abbia regalato un’infinità di opportunità per vivere meglio. Peccato che, di tanto in tanto, l’uso di internet mi porti a sprecare questo tempo… ma l’impegno che prendo, nel giorno di questo stravagante anniversario, è proprio di disconnettermi il più possibile 🙂

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9 risposte a I primi trent’anni senza TV

  1. Denise Cecilia S. ha detto:

    Ci ho pensato spesso, anche senza arrivare a dirmi che era proprio la scelta giusta per me, a scollegare la TV. Per ora mi limito, dopo aver cacciato di casa Internet, a tenere sua cugina (o sua nonna?) spenta per l’intera mattina: per me si tratta di un quantitativo discreto di ore, dal momento che non lavorando, e avendo una mamma anziana e per il resto poco attiva, la teniamo accesa con una media di 7-8 ore al giorno (che impressione leggere della tua media di due ore…).
    Inoltre il proposito non nasce da riflessioni serie, ma solo dalla necessità di risparmiare sull’elettricità – faccio un tentativo, due mesi così e vedo se c’è un’effettiva differenza in bolletta o mica tanto.

    Grazie di aver condiviso i tuoi ricordi…

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    • risparmierai anche su altro: meno tv = meno pubblicità…

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      • Denise Cecilia S. ha detto:

        Oh yes! Anche se ultimamente ho preso l’abitudine non di are zapping durante la pubblicità, che è altrettanto deleterio (solo, in un modo diverso), ma di togliere l’audio.
        E magari proseguire con qualche pagina di un saggio.
        Quando invece, la sera, danno qualcosa che segue solo mia mamma le resto vicino, ma sempre con l’audio out… altro che multitasking dei miei stivali, si vive molto meglio.

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  2. Mr.Loto ha detto:

    Ti faccio i miei sinceri auguri per i tuoi trenta’anni senza tv! Con internet, per quanto un uso eccessivo sia decisamente insano, mi sembra meno dannoso della tv: la persona ha un ruolo attivo, sceglie cosa leggere e come interagire… al contrario della tv che invece ti rovescia addosso spazzatura di ogni tipo e ti inculca idee che alla fine sei convinto siano le tue… Buona serata!

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    • grazie.. ma un po’ di tempo in meno su internet non mi farà male di sicuro!. 🙂 a me piace ‘perdere tempo’, ma in un modo diverso: nel pomeriggio tornando a casa, per esempio, ho visto un immenso gregge di pecore in transito, ho fermato l’auto, sono scesa e sono rimasta a guardarle finchè non si sono allontanate… se n’è andata (volando) mezz’ora, ed è stato bellissimo 🙂

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  3. Barbara ha detto:

    Che invidia!
    Il fatto di lavorare mi permette di abbassare la media delle ore passate davanti alla TV, ma devo ammetterlo: nonostante lo spirito critico con cui la guardo (il mio compagno sostiene che sia insopportabile che non mi vada mai bene nulla), quando, dopo cena, mi siedo sul divano è la fine, rimango ipnotizzata, passano le ore e non me ne rendo conto. Sarà la stanchezza, sarà la pigrizia, fatto sta che dopo il senso di frustrazione è alto, avevo un sacco di cose da fare e non ne ho più il tempo.
    Da un po’ cerco di non accenderla nel fine settimana, almeno durante il giorno e quando ci riesco provo grande soddisfazione.
    Temo che non me ne libererò mai, anche perché il mio compagno non condivide questa mia idea, sono riuscita a fargli digerire di averne una sola e non in camera, non voglio forzare la mano. Continuerò ad esercitare la mia forza di volontà e a cercare di mantenere libero il mio pensiero dai condizionamenti delle pubblicità e non solo.
    Nel frattempo: auguri, anche se in ritardo.

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    • (e a proposito di ritardo, perdona il mio… ho lasciato passare un po’ di giorni cercando di connettermi il meno possibile, per godermi le splendide serate autunnali con una luna ogni giorno più grande e luminosa!) Per consolarti ti dico che anch’io, la sera, spesso rimango a perder tempo sul divano (anche se non ho la tv davanti!) e penso sia che -semplicemente- abbiamo bisogno di staccare, siamo stanche, o cotte, e allora non facciamoci prendere dai sensi di colpa!!! 🙂 continua così, sei già molto avanti! buona settimana, anna

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  4. ornella ha detto:

    Come ti ammiro, quando vivevo da sola mi ci ero avvicinata molto… Poi mi son sposata e son regredita 😦
    Come hai gestito la cosa in famiglia? Tuo marito ha accettato subito? E i tuoi figli? Non hanno mai richiesto cartoni e serie tv du cui parlavano i coetanei?

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    • quando ho conosciuto il mio futuro marito viveva da solo, con 3 tv (cucina, sala e camera)… pian piano è passato a 2, poi a una e infine ha spontaneamente rifiutato. Abbiamo un proiettore con schermo da 120 pollici per i film e ai ragazzi abbiamo sempre fatto vedere cartoni, documentari e serie tv, se volevano (in dvd). Per loro era normale non avere la tv e non hanno mai manifestato il desiderio di averne una, meglio così! 😀

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