Io amo leggere (e questo nessuno di voi l’aveva capito…). Ci sono generi che ‘non preferisco’ (il fantasy, il thriller, la narrativa inconsistente) ma questa non è una chiusura totale: se chi mi consiglia un titolo ha buoni argomenti, è probabile che io poi mi procuri quel libro, e lo legga. Non amo mollare una storia a metà, ma mi capita spesso -essendo compulsiva, e non avendo ancora corretto questo comportamento- di iniziarne parecchi nello stesso periodo, di trascurarne poi qualcuno e di riprenderlo in mano, magari dopo un bel po’ di tempo (e di ricominciare dalla prima pagina, ovviamente).
Ad un certo punto della mia vita ho capito che i libri son come gli anni: si accumulano, uno dopo l’altro. Pensavo fosse un fatto ineluttabile, e cercavo quindi sempre nuovi spazi per far loro posto, col risultato che la mia piccola casa era sommersa dai, o immersa nei, libri. Poi capitava che mia figlia me ne chiedesse uno, che sapevo di avere, anche in doppia copia (perchè sposata con un altro lettore/accumulatore…), ma per quanto cercassi non riuscivo proprio a trovarlo. Questo, lo capivo da sola, era un problema.
La prima selezione è avvenuta un paio di anni fa. Ho tolto tutti i libri dichiaratamente inutili, tipo i bestsellers che mi erano stati regalati e che di sicuro non avrei mai (ri)preso in mano, e la maggior parte dei doppioni (avere 4 copie di Anna Karenina in 80 metri quadrati non aveva senso!). Questo mi aveva consentito di riordinare i libri, dar loro uno spazio appropriato ma, soprattutto, aveva aperto un varco ad una nuova possibilità: regalarli! Anche se qualcuno, confesso, l’ho buttato (antipatia mia personale, legata forse a traumi non superati 😦 )
Una parte di libri è destinata al bookcrossing, iniziativa che dalle mie parti è fortemente sostenuta anche dalle biblioteche, e funziona benissimo (e si può fare anche in azienda, negli atri dei supermercati, in alcuni negozi e ambulatori, ecc)…
E poi offrire uno dei miei libri è diventata un’abitudine piacevole per me e per chi li riceve. Scegliere tra gli scaffali il titolo adatto alla persona che lo riceverà, magari -non sempre- aggiungere due righe e consegnarlo nelle sue mani, certa di avere stuzzicato la curiosità, o di aver esaudito un desiderio. E non parlo di titoli inutili o superflui: no, sono libri che amo, ma che hanno bisogno e diritto di vivere una loro vita nuova, coccolati da altre mani! Oggi pomeriggio (come da calendario!) ci sarà il laboratorio di bigiotteria tra amiche… e sarà l’occasione perfetta per dare a ciascuna di loro uno dei miei libri di hobbistica. E cosa c’è di più bello di sapere quanto saranno graditi e apprezzati, e quanta fantasia riusciranno a mettere in moto?!
La mia parrucchiera fa bookcrossing, un’ottima idea! Posso consigliarti un titolo anche se hai detto che non è il tuo genere? “Le cronistorie degli elementi” di Laura Rocca, è una blogger giovane, con uno stile meraviglioso. Io non amo il genere urban fantasy ma mi ha stregato…
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beh allora lo cerco… ho solo 3879 libri in lista, uno più, uno meno::: 😀
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qui il bookcrossing lo fa solo la coop, per il momento, ma mi ha già dato modo di sbolognare (mai verbo fu più adatto!) due sportone di libri vecchissimi che non rileggerò mai più!
quest’anno vorrei continuare, come l’anno scorso, a utilizzare la biblioteca il più possibile, però grazie alla tua top TEN ho comunque ordinato 4 libri…..vabbè, dai, occasione per rispolverare il francese! (non riesco a trovare i 52 changements di Babauta….uffa!)
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Babauta prendilo in ebook e poi lo leggi da pc, tablet o quel che hai! io ho inaugurato l’anno scaricando 3 kindle (gratuiti) in inglese sul minimalismo… per rompere il tabu del ‘leggere in inglese per me è troppo difficile’ e intanto imparare anche qualcosa in più… i buoni propositi sono decisamente in abbondanza, dalle mie parti!
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