Quello che le donne non dicono (ma pensano, eccome!)

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Ultimamente ogni volta che qualche donna (mamma, zia, cugina, amica, collega, vicina di casa ecc) viene a casa mia per un qualsiasi motivo si lascia sfuggire una domanda del tipo ‘aspetti qualcuno?‘. Lì per lì mi sembrava una bizzarria, poi ho capito. La domanda si compone di una parte non detta, ovvero ‘come mai a casa tua oggi c’è tutto quest’ordine?‘, e di una seconda che, appunto, è ‘aspetti qualcuno?’

E così ho capito che tutte le altre volte, quando la mia casa era davvero incasinata, e io mi giustificavo e imbarazzata dicevo ‘non far caso al disordine’, e loro sempre, immancabilmente rispondevano ‘ma figurati, vedessi casa mia!’… bè ho capito che anche in quel caso c’era una prima parte che mi tacevano, e cioè ‘ma non ti vergogni a vivere in mezzo a questo disordine / sporcizia?

Le donne osservano, eccome, le case degli altri. E le confrontano alle loro. Più le loro case sono impeccabili, e maggiore è l’attenzione con cui scrutano analizzano e giudicano le case altrui.

Beh, un tempo neanche remoto avrei condannato con risentimento questa pratica (ma per fortuna ne ero inconsapevole!). Ora invece la condivido… senza malizia, senza smania di trovare i difetti… mi viene piuttosto spontaneo, nei casi gravi di disorganizzazione, suggerire il metodo risolutore!

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2 risposte a Quello che le donne non dicono (ma pensano, eccome!)

  1. Pe ha detto:

    A me non piacerebbe avere amiche che mi giudicano male da come tengo la casa, la vivrei come una regressione alle massaie anni ’50. Per fortuna ogni tanto faccio opera di decluttering anche con amici e conoscenti 😉

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