Pulizie, con un pizzico di zen. Guest post di Laura*

manuale di un monaco buddhista*Inizia qui la collaborazione con Laura, conosciuta attraverso i commenti su questo blog, e a cui devo molto. Trovo sempre utilissimi gli spunti che mi regala, e le ho chiesto di raccontare qualcosa anche ai miei lettori. Sono felice che abbia accettato la mia proposta, e, ovviamente, già aspetto il suo prossimo post!*

Io sono Laura, da un po’ di anni mi sto interessando a vari metodi e tecniche di organizzazione e di decluttering. Questa necessità si è resa concreta ad un certo punto della mia vita, dopo essermi imbattuta in vari cambiamenti, spesso dolorosi che mi hanno destabilizzata, sia nel lavoro che nella vita privata.

Seguo il blog di Anna da quando ha visto la luce, ci sono affezionata perché vi ho trovato un’amica che in qualche modo sta percorrendo in parallelo le mie stesse scoperte (ed anche le stesse difficoltà) su queste tematiche. Ma, soprattutto, di lei e del suo blog mi piacciono molto l’approccio costruttivo di condivisione delle sue esperienze ed il suo spirito positivo.
Vorrei raccontarvi come nel fare questo percorso si leggono spesso molti testi, libri ed articoli vari, per trarne stimolo ed ispirazione. Ma in alcuni di questi, si trova qualcosa che rimane dentro, che diventa uno spunto di riflessione. E’ stato il caso, per me, di due testi di uno stesso autore, un contemporaneo monaco buddhista giapponese; due brevi ma utili manuali su come vivere meglio la nostra quotidianità applicandovi una visione “zen” adattata ai nostri giorni.

I concetti esposti in questi due testi, probabilmente, non saranno nuovi a molti di voi, ma penso che sia nuovo il modo di descriverli ed il punto di vista dell’autore, che potrebbero essere di aiuto ad individuare alcuni nostri atteggiamenti negativi e, quindi, a cercare di evitarli.

L’autore si chiama Keisuke Matsumoto, un trentacinquenne laureato in filosofia all’Università di Tokyo e ora bonzo in un tempio buddhista. La sua peculiarità è quella di aver applicato la moderna mentalità imprenditoriale nell’ambiente buddhista, sostenendo che nella gestione di un tempio sia applicabile il concetto di gestione di impresa con l’obiettivo di raggiungere la felicità dei seguaci del tempio e non quello di un guadagno materiale.

I suoi due libri pubblicati in Italia, entrambi editi da Vallardi, sono arricchiti da semplici vignette, e si sono rivelati piacevolmente scorrevoli nella lettura:

Manuale di pulizie di un monaco buddhista. Spazziamo via la polvere e le nubi dell’anima” (2012)
Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dal rumore dell’anima. 37 esercizi per ottenere la tranquillità dell’anima” (2013)

Del primo libro, piccolo e colorato di arancione, mi ha illuminato il concetto che “l’ambiente in cui si vive riflette la nostra mente”. Matsumoto ci racconta di come le giornate dei monaci in un tempio iniziano dalle pulizie, perché si tratta di azioni che hanno anche lo scopo finale di “pulire” lo spirito da qualsiasi ombra. Quando stiriamo un qualsiasi indumento, ad esempio, è come se stessimo eliminando le grinze dal nostro cuore, grinze che rimandano la mente anche alla vecchiaia. Stirando è come mantenere giovane il proprio spirito, ma è importante anche piegare gli indumenti con cura e riporli (mi ricorda “un bucato al giorno” della signora Flylady…). L’azione del pulire le finestre è invece di aiuto anche per cercare una “giusta visione”, ossia il “vedere attraverso il filtro di noi stessi e comprendere la vera essenza delle cose” accettandole per quelle che sono, perché il vetro è simbolo di trasparenza e di non attaccamento alle cose terrene. O ancora, la pulizia del bagno, che è il luogo che più di altri svela il vero volto di una casa. Gli ospiti, arrivando nelle nostre case, osserveranno prevalentemente l’ingresso. Ma alcuni di loro potrebbero usufruire del bagno. Essendo questo un luogo intimo, è facile che lo sguardo si soffermi sui particolari (la pulizia del water, la poca carta igienica rimasta ecc.). Un solo piccolo “difetto” potrebbe dare un’impressione disagevole anche del resto della casa (…non vi ricorda anche questo il concetto di Flylady dello swish & swipe?). Il cambio di stagione degli armadi, invece, diventa un rito annuale di rinascita interiore: evitarlo, oltre ad un’occasione mancata di rinnovamento, ci farebbe perdere coscienza del mutare delle stagioni nell’arco di un anno.

Ad esclusione di alcuni consigli pratici forniti dell’autore in questo primo libro, ovviamente strettamente legati ad un cultura e ad un ambiente molto lontano dalla nostra concezione occidentale, mi è piaciuto il suggerimento che ha voluto dare: condurre una vita complicata e nel disordine significa anche inquinare lo spirito, mentre al contrario ordine e serenità portano, poco a poco, ad un livello di purezza. Le pulizie giornaliere, secondo Matsumoto, possono diventare un’opportunità per guardare in fondo al nostro cuore. Potrebbe essere divertente farle stando bene e in serenità, dando un’occhiata alle regole dei monaci. 🙂

Fare le pulizie è un compito che non ha mai fine: fare pulizia pensando di purificare la nostra anima, ricordandoci che, una volta finito, questa di nuovo potrebbe adombrarsi a causa delle nostre afflizioni mentali. E su questo aspetto e su quello del “rumore mentale”, il secondo libro di Keisuke Matsumoto, ci offre altri spunti di riflessione che saranno oggetto di un nuovo post.

Per chi vuole approndire:

Scheda del libro
“Manuale di pulizie di un monaco buddhista” (Vallardi, euro 12.50)
http://www.vallardi.it/catalogo/scheda/manuale-di-pulizie-di-un-monaco-buddhista-libro.html

Sfoglia il libro online
http://flipbook.cantook.net/?d=%2F%2Fedigita.cantook.net%2Fflipbook%2Fpublications%2F23144.js&oid=23&c=&m=&l=&r=&f=pdf

Intervista del periodico Marie Claire a Matsumoto sul libro
http://www.marieclaire.it/Attualita/Intervista-a-Keisuke-Matsumoto-autore-libro-Manuale-di-pulizie-di-un-monaco-buddhista

Recensione video de “Il Libraio” sul libro

 

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18 risposte a Pulizie, con un pizzico di zen. Guest post di Laura*

  1. Ciao Laura, ben trovata 🙂 … hai proprio ragione: fare le pulizie è un compito che non ha mai fine (argh!)… chissà che cambiando approccio mentale a questi gesti (noiosi e ripetitivi), non si riesca a farci pace…. grazie per la tua condivisione…

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    • anch’io oggi pensavo a come un nuovo approccio (ragionato e consapevole) possa cambiare la prospettiva trasformandosi da corvée a strumento di riflessione e cambiamento. Bisogna provarci, decisamente. Domani pomeriggio è previsto un salto in libreria 🙂

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      • Laura A. ha detto:

        Dovrebbe trovarsi anche in ebook, il carattere tipografico con cui è scritto si legge bene anche a video, i capitoli sono piccoli (2-3 pagine al massimo) ed è molto scorrevole. Si può leggere anche senza seguire l’ordine prestabilito. Si risparmia qualche euro (su il Libraccio.it c’è anche usato), e si può contenere il budget spese personali del mese… 😉

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      • grazie per le info! 🙂

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  2. Margherita ha detto:

    Grazie a Laura e ad Anna per averla ospitata. In fondo il punto fondamentale è proprio questo, se non fosse che il caos esteriore riflette in qualche modo il nostro mondo interiore e che fare ordine e pulizia ci fa stare meglio ‘dentro’ chi ce la farebbe fare tutta sta fatica. 🙂

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  3. mamma risparmia ! ha detto:

    io penso che ogni aspetto spiacevole della nostra vita debba essere considerato per il verso giusto, in questo caso si valuta il piacere finale per sorpassare la fatica 😀 (ohm…più facile a dirsi che a farsi…ohm)

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    • sì, in effetti è un meccanismo di pensiero che possiamo adottare, questo è uno di quei casi in cui la buona disposizione d’animo fa la differenza. In fondo, come dice Laura, è quel che sostiene la nostra FlyLady: quando riordiniamo ‘benediciamo’ la nostra casa e i nostri cuori… (magari sostituendo al verbo ‘benedire’ il meno ecclesiastico ‘prendersi cura, prendere a cuore’)…

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  4. partoda0 ha detto:

    Wow! Penso proprio che rientrerà nelle spese del prossimo mese questo primo libro. Il tuo/vostro entusiasmo mi spronano e poi mi fido ciecamente della mia “Musa” e, se lei si fida di Laura, faccio lo stesso! 🙂 Quindi, vi farò sapere cosa ne penso, se vi va 🙂

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  5. Luca ha detto:

    non avevo mai pensato a vedere le pulizie di casa da un altro punto di vista…però effettivamente potrebbe essere un buon modo per spronare le persone più pigre come me a farlo in modo migliore….complimenti per l’articolo!

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    • giro i complimenti a Laura… che ci aveva promesso altre recensioni! 😉

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      • Laura A. ha detto:

        Grazie mille a Luca, e ad Anna dico… hai ragione!! Sono sotto studio da un mese ormai, vedo numeri ed espressioni dappertutto… domani mattina ho il test di ingresso all’università. Appena posso staccare da questo incubo (ma chi me lo ha fatto fare, a ‘st’età… 🙂 ) riprendo volentieri il libro del monaco in mano e la tastiera sotto le dita… 🙂 A presto!

        @Anna, hai ricevuto la mia mail di fine agosto? Baci.

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      • domani, Laura?! in bocca al lupo… e non sbranarlo, laura… no, nessuna mail, ma ho un problema con quella casella di posta: poi ti scrivo in pv e ti mando un altro indirizzo… Intanto stasera relax (ho iniziato yoga, sai? ti devo raccontare…)

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  6. Luca ha detto:

    Com’è andato il test, Laura?

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    • Laura A. ha detto:

      Beh, Luca, non è andato malissimo, ma in cuor mio speravo un pochino meglio. Sono comunque in graduatoria e posso ricominciare la mia avventura universitaria lasciata a metà. Un lavoro a tempo pieno e lo studio, aggiunti ad un certa età…, si devono conciliare con mooolto impegno, rinunce e fatica, ma bisogna crederci se vogliamo conquistare i nostri sogni… Grazie per l’interessamento… 🙂

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