I miei figli mi hanno sempre detto che ho disturbi alimentari, loro così attenti a proteine grassi e carboidrati, e io così indifferente a tutto. Non sono sovrappeso e nemmeno sottopeso, e per questo motivo ho sempre pensato che – in fondo – tutto andasse bene. Il fatto è che a me non interessa mangiare, e quasi quasi preferisco stirare piuttosto che cucinare. Mangio, ovviamente, ma male. Molto male. Essendo ormai prossima ai 52 anni (possibile???!!) mi rendo conto di dover affrontare la questione soprattutto come investimento per il futuro: al momento il mio stomaco digerisce di tutto e l’organismo accetta senza protestare questa alimentazione incongrua… Ma, lo sappiamo, non andrà sempre così.
Uno degli obiettivi che perseguo sul mio Bullet Journal è “almeno un pasto al giorno”, e nei primi 7 giorni del mese ce l’ho fatta 4 volte, il che non è affatto male. Significa che se mi impegno ce la posso fare. La situazione dovrebbe migliorare da domani, quando rientrerò al lavoro e approfitterò della mensa: il mio buon proposito è di andarci tutti i giorni, e per evitare le ben note smorfie di noia davanti al self-service decido in anticipo (dopo aver letto il menù) cosa mangerò, e lo segno nell’apposito spazio settimanale sul BuJo.
Ora vi chiederete “ma se non mangi ai pasti quando mangi?” Eh…. Imbarazzante rispondere 😐
Supponiamo cucini mio marito, e mi chieda “quanta pasta mangi?”: in me scatta questo meccanismo “pasta=noia” e subito rispondo che mangio altro. Da anni per me apparecchio con il piattino da dessert, e spesso rimane vuoto per la cena o il pranzo. Mangio uno yogurt, una mela, un pezzetto di formaggio, cose spicce di questo tipo, senza minimamente considerarne il valore nutrizionale. Fin qua uno potrebbe dire che, comunque, non mi nutro poi male. Certo… perché non vi ho ancora detto il resto!! Spesso sono sola a cena (a volte anche a pranzo nel weekend o se non lavoro) e lì succede il disastro. Qualunque cosa stia facendo, interromperla per mangiare mi pare uno spreco di tempo, e quindi salto, semplicemente. Oppure mi ricordo che in credenza c’è un pacco di salatini, o di popcorn, o di Nippon (verso cui ho una diabolica dipendenza)… Ecco, lì allungo le zampe e sgranocchio, senza badare a quantità né tanto meno a igiene, briciole e decoro. Non è che esageri… Ma di sicuro ne mangio più di quanto dovrei, viste le scarse qualità nutrizionali di quei cibi.
Eppure io, quando ragiono, so farlo bene: sono diventata vegetariana, non compro più cibi precotti, ho superato la dipendenza da pizza, ho il congelatore pieno di verdura e scelgo il km zero e i prodotti di stagione ogni volta che posso. E allora? È evidente che tra le buone intenzioni e la quotidianità c’è uno scollamento. Ho sempre dato la colpa allo stress lavorativo (e non vi racconto i miei pasti al lavoro nel 2017 perché potrebbero esserci anime sensibili fra i miei lettori…), ebbene: visto che ora il mio lavoro non è più così stressante, ho approfittato dell’inizio dell’anno, periodo perfetto per i buoni propositi, per lanciarmi in questa sfida. Non sarà l’unica ovviamente, ma è la prima di cui vi parlo, e la monitoreremo insieme grazie al mio fedele (per ora) Bullet Journal
Quel che posso suggerirti è modificare il tuo obiettivo: non dovrebbe essere “mangiare meglio”, perché partiresti dal risultato invece che dalla azione necessaria. Il tuo obiettivo, secondo me, dovrebbe essere: “dedicare 1 ora al giorno (anche mezz’ora per iniziare) a preparare un pasto completo (colazione, pranzo, cena e snack)”. Magari la sera prima. Magari con della musica piacevole di sottofondo. Devi rendere piacevole la preparazione, quindi creati un ambiente stimolante per questa attività.
Mangiare sano prevede per forza di cose tempo, soprattutto nella preparazione, preferibilmente giocando d’anticipo. Non si scappa da questo; se poi vuoi bilanciare i macronutrienti nel corso della settimana, esistono innumerevoli applicazioni per smartphone che calcolano la percentuale di proteine, carboidrati e grassi a te necessari, in base all’età, peso di partenza e fabbisogno energetico.
Potrai salvarti così la combinazione di pasti sani e bilanciati per macronutrienti. E sul bullet trascrivere i pasti ma soprattutto farti degli track per bullet (puoi anche trovarli in rete da stampare e incollare).
Puoi organizzarti con contenitori colorati, l’importante è avere già a disposizione pasti pronti, preparati da te, in modo che tu non abbia occasioni di spiluccamenti sbilanciati. Non è necessario diventare chef, e ti garantisco che una volta presa la mano, tutta la procedura si velocizza.
Personalmente trovo utilissima la vaporiera a più piani, mi permette di “cucinare” più cose e magari proseguire in altre attività. In bocca al lupo, aggiornaci sui tuoi progressi, che sono certa arriveranno presto
"Mi piace""Mi piace"
Eh… Tocchi una questione spinosa. Ci arriverò, ma sono molto lontana dal poter anche solo pensare di dedicare del tempo alla preparazione del cibo… A volte succede, di tanto in tanto cucino qualcosa, ma per me è uno sforzo pesante. Mia figlia studia fuori regione, mio figlio iperpalestrato ha una sua rigorosa tabella (che per fortuna si gestisce in autonomia, pianificando anche spesa e menu). È mio marito ad occuparsi della cucina, e lo fa anche bene. Resta il fatto che non ho voglia di sedermi a tavola 😅 per questo mi sembrava più semplice iniziare con un obiettivo minimo, ovvero 1 pasto decente, possibilmente non cucinato da me. Prometto però che rifletteró su quello che mi hai scritto, potrebbe diventare il mio prossimo obiettivo
"Mi piace""Mi piace"
….i Nippon……
non si fa così, non di lunedì davanti ad una intera settimana…… 😉
scherzi a parte (mica tanto), mi sono riletta un po’ di tuoi post arretrati -dev’essere una mia abitudine di gennaio- e mi sono accorta, come se non lo sapessi già, che sono lontanissima da tante sane pratiche che potrei mettere in uso tutti i giorni senza alcuna fatica…..ma perchè siamo (sono) così facilmente distraibile???? obbiettivo per il 2018? più coerenza, più volontà, meno spese, meno cibo!
"Mi piace""Mi piace"
… Dai che siamo in due! Io su qualcosa sono migliorata, ma confesso di aver perso alcune buone abitudini 😌
"Mi piace""Mi piace"
Saltare i pasti è salutare, si chiama digiuno intermittente, prolunga la vita oltre ad avere moltissimi benefici per la salute.
"Mi piace""Mi piace"
Speriamo 😀 il mio problema è quando sostituisco il pasto con una vagonata di schifezze 🤔
"Mi piace""Mi piace"
possiamo mangiare solo quello che troviamo nella dispensa e nel frigo. Penso che dobbiamo partire dalla spesa.
"Mi piace""Mi piace"
Sì, condivido. Io e la mia famiglia siamo molto attenti a cosa compriamo… Ma ogni tanto la manina pesca dagli scaffali qualche schifezza tanto buona 😍😍😍😍😍
"Mi piace""Mi piace"