Ho avuto di nuovo l’influenza. La mia Sony e il pc hanno smesso di collaborare. È collassato il pc. Vado avanti a raccontarvi scuse -e ne ho un bel pacchetto- o passo al sodo?
La verità verissima e crudissima è che quando per qualche motivo mi fermo, poi non riparto più, ed ogni piccolo ostacolo diventa un alibi. A volte gli ostacoli sono grossi, ma ugualmente sono degli alibi, perché so benissimo come reagire, come ottimizzare il tempo, come rimediare a un impiccio ecc. So, ma dimentico di sapere.
Pur senza un vero motivo, direi che i due mesi appena trascorsi sono stati un concentrato di noia e frustrazione. Sto sicuramente pagando lo scotto del cambio di ruolo: finita l’euforia dello zero stress, è subentrato un senso di inutilità abbastanza patetico. Mi mancano le trasferte, l’agenda strapiena, l’utilizzo di tutti i neuroni +1 e così via. Il bello è che non tornerei alla vita di prima manco per uno stipendio raddoppiato, ma la mia memoria selettiva tende a rimuovere l’ammasso di litigi, colpi bassi, coltellate alle spalle e insulti da camionisti (fatti e ricevuti, beninteso) degli ultimi anni per ricordare solo la gloria, il successo, le soddisfazioni. Troppo facile così, eh?
Un bel dí di febbraio, mentre preparavo il post sul mio bullet journal, scoprii con sorpresa di non riuscire a scaricare le foto dalla Sony. Perplessità, poi ansia, panico, disperazione. Una settimana dopo il problema era risolto (da memorizzare per il futuro: gli aggiornamenti dei software non sono un elemento decorativo, pupa 😇) e io avrei potuto finalmente pubblicare il post. Ma, sorpresa, scoprii di avere un pc sordo, muto e cieco. I geni informatici della famiglia hanno lavorato duramente, regalandomi speranze subito dopo schiacciate da deludenti mazzate, e alla fine mi sarei dovuta accontentare di un pc dalla funzionalità ridotta. L’essenziale c’è, mi dissero, ma il paziente non si ristabilirà più e da un momento all’altro potrebbe andarsene per sempre.
Ricordate il mio buon proposito di eliminare tutte le spese, o almeno ridurle all’indispensabile? Ecco: qualche settimana se n’è andata per dibattere la questione… Finché un elemento meno minimalista della famiglia non ha deciso di cambiare pc lasciandomi il suo. Di seconda mano, per carità, ma sano e pieno di voglia di vivere.
Nel frattempo però mi ero ammalata. Siccome avevo già avuto l’influenza durante le feste natalizie, rifiutavo -con grande razionalità- l’idea di dovermi mettere a letto, e per qualche giorno ho finto di potercela fare con tachipirina e stoicismo, finché non mi sono schiantata.
Da lì il mio piccolo mondo pieno di doodle sogni e buona volontà ha deciso di prendersi una vacanza, promettendomi di tornare quando avessi finalmente smesso di fare la lagna (fare la piattola, si dice dalle mie parti, e il concetto rende benissimo l’idea di quanto possa essere stata gradevole da sopportare 😁).
Poi finalmente si è riattivato il mio neurone preferito, quello della creatività. Ho preparato le bomboniere di laurea per una carissima ragazza che potrebbe essermi figlia e a cui voglio un bene dell’anima, e da lì il cantiere si è allargato alla preparazione delle decorazioni per la festa ecc. Dopo la fatidica data vi mostrerò tutto. Promesso, e sapete bene quanto le mie promesse siano affidabili 😂
Torniamo a noi, ché ho ancora un problemino… Che faccio con il post sul bullet journal? Utilizzo le foto scattate a febbraio, e quindi potenzialmente posso pubblicarlo anche oggi, o vi garantisco che in settimana scatteró nuove foto, col rischio di arrivare a giugno? Molto poco onorevole, la deriva verso cui sta andando la mia capacità di gestione del tempo… Help me 😅
Oggi però c’è il sole, dopo una sequenza orrenda di settimane di gelo, neve, pioggia, nuvole, pioggia, gelo, pioggia… E quando c’è il sole la mia visione del mondo torna a colori, e io mi sento brava buona e soprattutto iperattiva 😋
Si sono d’accordo, il bel tempo che di solito accompagna la primavera ricarica di energia e quello che sembrava tutto nero nei giorni freddi e bui diventa solo un lontano ricordo.
Un saluto
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Amica mia, tu sai come sto conciata io… mi dispiace leggerti così. Dobbiamo reagire, e il sole, finalmente, ci aiuta nell’umore e per la vitamina D… 😉
Un abbraccio, non molliamo. :-*
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Pubblica e via . . . altrimenti ci preoccupiamo per te per altri 2 mesi! 🙂
Ciao, Fior
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forza, forza, il bullet journal!!!
e poi la primavera arriva, altrimenti si dimentica anche lei!
(sto scherzando, capisco benissimo, io sono maestra nelle scuse, nella latitanza…però gongolo un po’ quando poi mi cercano…dai dai, che siamo curiose, e anche del lavoro creativo quando potrai pubblicarlo!)
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Ciao sono Laura,
A marzo il tuo blog mi ha fatto compagnia nell’ultimo mese di gravidanza, l’ho letto tutto d’un fiato, e mi sono riconosciuta in tante cose e affezionata un po’. Volevo solo dirti che faccio il tifo per te.
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Ciao cara Laura, perdonami il ritardo con cui rispondo ma mi sono resa conto oggi che avevo inavvertitamente disabilitato le notifiche… Tutto bene col bebè? Qui c’è sempre bisogno di supporto morale, soprattutto quando l’estate è un susseguirsi di piogge tropicali e afa e i lavori vanno a rilento! A presto, Anna
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Meno male che ci sei ! 🙂
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